Sessantacinque anni di regno tra riformismo, rivoluzione e restaurazione.
Ferdinando IV è stato considerato un re lazzarone, riformatore, reazionario, sanguinario, persecutore o traditore. Ma nessuna di queste etichette è in grado di sintetizzare bene il ruolo e le scelte di un sovrano privo di una personalità forte e strutturata, non dotato di un organico progetto di governo, chiamato ad affrontare periodi storici particolari come l’Illuminismo, la Rivoluzione Francese, l’Età Napoleonica, le cospirazioni carbonare. In più ha subito le critiche familiari come quelle del padre da Madrid e della moglie, la volitiva Maria Carolina.