Come il famoso “Viaggio allucinante”, il romanzo e il film che descrivevano il viaggio di un sottomarino miniaturizzato all’interno del corpo umano, anche questo inatteso seguito di Isaac Asimov ci pone di fronte a un problema quasi impossibile non solo per la fisica, ma anche per la biologia. Viaggiare nell’infinitamente piccolo e avvicinarsi addirittura al cervello dell’uomo sembra un’impresa assurda: ma Asimov vi si è cimentato ancora una volta col gusto del paradosso e dell’avventura. Non per nulla è stato professore di biochimica in una facoltà di medicina e non per nulla ha deciso di abbandonare quella professione per mettersi a scrivere avventure emozionanti come quella di “Destinazione cervello”.