Guardatelo, Tonino ‘o Zar, se ne va in giro sulla Mercedes con la russa dalla scollatura infinita e il Rolex Explorer al polso, fuori dal finestrino. Sicuro che non glielo scippano, a lui, perché è uno che spara, uno cattivo. Invece quell’altro là – lo vedete, quello che sta puntando il ricco turista americano sul molo di Mergellina per sfilargli un Submariner da tremila euro e spiccioli – quello è Casimiro. Non giudicatelo male, perché in fondo è un povero disgraziato. Uno che ama la moglie, e per non darle pensieri si è inventato ‘sto mestiere. E sì che l’ha avuta la sua occasione di fare il salto di qualità, per diventare come Tonino, se solo avesse avuto il fegato per certe cose… A parole sembra il più in gamba di tutti, tipo quel Barone di comesichiama che raccontava un sacco di fesserie. Ecco, Casimiro è un po’ barone anche lui, ma solo per le fesserie. In realtà non è nessuno. Lo sa bene che con lo scippo, a Napoli, non è che si vada molto lontano. Quello che invece dovrebbe sapere è che, a giocare con il fuoco, alla fine ci si brucia.