Sull’Illuminismo Kant aveva certamente le idee chiare. Ma certo non meno chiare erano le idee di Voltaire, che di quella cultura della ragione e della libertà di coscienza fu uno dei principali esponenti.
I romanzi di Voltaire sono accomunati da un filo conduttore: quello di un processo di formazione del protagonista che si compie attraverso molteplici esperienze, prima fra tutte quella della diversità. Tutti gli eroi di Voltaire sono grandi viaggiatori, per necessità o per curiosità, e tutti sono disponibili all’osservazione etnologica e alle discussioni filosofiche, politiche o metafisiche. Quest’esperienza suscita la riflessione: ciò che di cui all’inizio si era sicuri non appare più certo, cadono alcune preclusioni, gli orizzonti si allargano, il giudizio si fa più duttile e complesso, si afferma l’idea della relatività di ogni norma e giudizio e lo scetticismo, morale e metafisico, sostituisce il dogmatismo iniziale.
La verità brilla di luce propria, e non si illuminano gli spiriti con le fiamme dei roghi.