Bel libro, originale, ironico, divertente.
Ottimi anche i collegamenti latinizzati con autori di fantascienza come Asimov e Farmer, detto Agricola!
Romani, pellerossa, ufo, viaggi nel tempo, il tutto mixato con verve e fantasia. Consigliato!
Un secolo è trascorso dalla morte di Giulio Cesare, e Roma non ha certo dormito sui passati allori: i confini del suo impero vanno ora dall’Asia alle Americhe, le sue strade ospitano i primi scoppiettanti carri a motore, le sue prime incredibili navi solcano l’oceano portando meraviglie dal Nuovo Mondo. E’ sullo sfondo di questo universo parallelo che il buon Tito Papiniano, duce della XXXIV Legione inviata contro i Parti, fa il suo primo incontro con Aquila, l’indomito capo pellerossa giunto a dare un amichevole aiuto al Grande Padre Bianco di Roma. Un incontro dalle imprevedibili conseguenze, questo è certo, poiché finirà col coinvolgere fra le altre cose una sperduta tribù di Olmechi, un malefico viaggiatore nel tempo e un’apparente invasione di dischi volanti.