Al termine della seconda guerra mondiale, quando non gli erano ancora noti gli orrori dei campi di sterminio nazisti, Eugenio Zolli pubblicò questo volume volto a delineare la storia dell’antisemitismo dalle origini del popolo di Israele fino agli eventi allora più recenti. Zolli mette a nudo le radici profonde dell’odio e delle persecuzioni antiebraiche nel corso dell’antichità e lungo duemila anni di cultura europea, con particolare riferimento ai fermenti pseudointellettuali dell’Ottocento e del primo Novecento.