Un saggio scritto con chiarezza e documentazione stringente… la sua lettura è piacevole e pone questioni ancora irrisolte nel giudizio del periodo musicale che analizza, e non solo… la chiusa, attualissima, recita: “una sola cosa appare certa: l’impossibilità di tornare al passato lodando i morti perché non sono più vivi e biasimando i vivi perché non sono ancora morti. Per quanto incerto possa essere il presente, è in esso che noi viviamo.”
Il melodramma italiano da Boito al verismo