A Casa di Lucia | A UN CERBIATTO SOMIGLIA IL MIO AMORE
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A UN CERBIATTO SOMIGLIA IL MIO AMORE

E’ una grande storia d’amore attraverso ogni tipo di legame, ogni tipo di sentimento. L’amore del sangue ma non solo; l’amore individuato, sviscerato, persino seviziato in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue sfumature.
E poi il viaggio continua, attraverso una gigantesca, bizzarra, comunissima e insieme sconvolgente storia familiare, cucita man mano da Orah, la protagonista che scappa dalla possibilità che suo figlio possa morire di Israele.

E’ un canto di morte ma al contempo un meraviglioso, toccante inno alla rinascita, alla commozione, alla tenerezza struggente del palmo di un neonato, all'”intima bontà dell’uomo”. Non a caso la protagonista è una madre e la sua carne. Grossman ha scritto, semplicemente, la Vita.

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Descrizione
Israele, guerra dei sei giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un piccolo ospedale di Gerusalemme. Il conflitto infuria e nelle lunghe e buie ore del coprifuoco i tre ragazzi si uniscono in un’amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, nell’amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan. Dopo trentasei anni da quel primo incontro, Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Quest’ultimo, che sta svolgendo il servizio di leva, accetta di partecipare a un’incursione in Cisgiordania nonostante siano ormai i suoi ultimi giorni di ferma. Orah, che aveva progettato una gita a piedi con il figlio per festeggiare la fine del servizio militare, decide di partire lo stesso. Non riesce infatti a vincere un oscuro presentimento che si agita dentro di lei, e d’altra parte non resiste all’idea di trascorrere altre notti con l’incubo di essere svegliata nel cuore della notte, come da protocollo dell’esercito israeliano, e ricevere la notizia di una disgrazia.
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