20 Gen GENNAIO E LE POESIE DEDICATE ALL’INVERNO
Gennaio, primo mese dell’anno: il suo nome deriva da Giano, dio bifronte che conosceva il passato e guardava al futuro.
Questo è anche il primo vero mese invernale con le sue gelide temperature, il ghiaccio notturno, la neve che cade frusciando lievemente portando con sé il profumo di freddo lustro.
È il mese in cui si desidera stare con gli amici in allegra compagnia o vicino a un caldo focolare, lasciando fuori il freddo e la neve.
Gennaio è anche il mese in cui un pezzetto di prato verde ci fa pensare alle fragili primule e, mentre aspettiamo con fiducia che i semi adesso dormienti nei campi ci diano i germogli a primavera, nelle giornate di cielo azzurro nonostante il freddo intenso ci par di sentire il profumo delle prime rose.
Qui di seguito sei poesie accompagnate da sei dipinti a tema inverno per celebrare il primo mese dell’anno.
Gennaio
Nel mese dell’inverno,
quando c’è freddo e gelo
vogliamo intorno al fuoco
far risate e canzoni
parlare con gli amici
e dipingere il cielo
dedicarci all’amore
non avere padroni.
Giuseppe Pontremoli
Tramonto
Fili neri di pioppi –
fili neri di nubi
sul cielo rosso –
e questa prima erba
libera dalla neve
chiara
che fa pensare alla primavera
e guardare
se ad una svolta
nascano le primule –
Ma il ghiaccio inazzurra i sentieri –
la nebbia addormenta i fossati –
un lento pallore devasta
i colori del cielo –
Scende la notte –
nessun fiore è nato –
è inverno – anima –
è inverno.
Antonia Pozzi
Neve
Cade la neve a falde larghe e piane,
da ore e ore senza mutamento.
Non una voce; non un fil di vento;
non echi alle casupole lontane.
Nei boschi e nelle immense Alpi lontane
ogni soffio di vita sembra spento.
Sotto quel bianco ammanto è un sognar lento
di piante, d’erbe e di speranze umane.
Ada Negri
Nevicata
Dalle profondità dei cieli tetri
scende la bella neve sonnolenta,
tutte le cose ammanta come spettri;
scende, risale, impetuosa, lenta
di su, di giù, di qua, di là, s’accenta
alle finestre, tamburella i vetri…
Turbina densa in fiocchi di bambagia,
imbianca i tetti ed i selciati lordi,
piomba, dai rami curvi, in blocchi sordi…
Nel caminetto crepita la bragia…
Guido Gozzano
Cosa c’è nell’inverno
Oltre la pioggia irosa
con il suo gioco alterno
del batti e ribatti,
nel cuor dell’inverno
c’è un’altra cosa.
Oltre la neve che posa
coi fiocchi gelati
sui monti e le valli,
sugli alberi e i prati,
c’è un’altra cosa.
…C’è quella dolce cosa
che si chiama speranza,
e al di là della nera
nuvolaglia che avanza,
vede la primavera
color di rosa.
Mercede Mundula
La canzone della neve
Sotto il morbido mantello
della neve immacolata
dorme l’erba scolorata
dorme nudo l’alberello.
Dorme il ghiro, dorme il tasso
la lucertola si stira
lo scoiattolo sospira
con un suon di contrabbasso.
Ma nel solco che lo serra
veglia il seme di frumento
lo vedremo al sole, al vento,
rinverdir tutta la terra.
Lo vedremo al tempo bello
d’oro il campo rivestire
finge intanto di dormire
sotto il candido mantello
Diego Valeri