16 Dic OGNI FOTTUTO NATALE

“Non bisogna mai avere paura dell’altro, perché tu, rispetto all’altro, sei l’altro” Andrea Camilleri. 

Riccardo Lestini, scrittore, regista, saggista, critico musicale, insegnante, pubblica nel 2020 “Ogni Fottuto Natale” edito da fogliodivia. 

“Quello che avete tra le mani è un libro che intreccia parole e suggestioni, un richiamo a vivere questa parte dell’anno in modo autentico, vero, solidale, attento verso gli altri. Verso chi per i motivi più diversi vive la sua vita ai margini, tra la polvere, nella povertà, in solitudine. Un intreccio tra favola e realtà. Un ballo tra uomini, donne e oggetti, che prendono vita che ci chiedono di ascoltare tutte le voci, soprattutto quelle che vorrebbero far sentire il loro grido di aiuto, di richiesta di amore, di pietà.”

Basterebbero queste parole dalla quarta di copertina della raccolta di racconti a farvi venire voglia di leggerlo. 

Poco, infatti, vi svelo dei dieci racconti di un diverso Natale, tanto, invece, vi invito a riflettere quando li leggerete, consigliandovi, per quanto scorrevole il libro, di leggere un racconto alla volta, magari uno al giorno, ritagliandovi un momento per voi: alla fine, la lettura (come accade spesso, non solo con questo libro) avrà aiutato voi. 

Troverete, tra gli altri, un racconto autobiografico, un distopico o due, la favola amara, l’attualità nuda e cruda, alcuni passaggi di pura poesia. 

Non per tutti il periodo natalizio è vissuto come lo intende la maggior parte delle persone o dev’essere uguale per tutti. Non bisognerebbe dare per scontato che siamo tutti nella stessa situazione: le scelte, le esistenze degli altri vanno rispettate, ma soprattutto bisogna evitare l’ipocrisia di cui già siamo pieni tutto l’anno, che nel periodo natalizio aumenta in maniera esponenziale. 

Ad ogni fottuto Natale siamo costretti a fare regali che non vorremmo fare, presenziare a pranzi dove non vorremmo essere, oppure stare soli quando vorremmo esser in compagnia, ricordare quando vorremmo dimenticare, o viceversa. 

Costretti a scarpe strette quando vorremmo star comodi, a fare commissioni dell’ultimo minuto nel traffico quando vorremmo solo fare una passeggiata in natura; a cucinare per tanti quando vorremo solo un piatto caldo e un film lento, oppure a rimanere digiuni in compagnia della fame vera, mentre il mondo getta via tanto, troppo cibo.

C’è indifferenza, incomprensione anche nel capire le scelte del vicino, dell’amico, del familiare, figuriamoci come si possa, o peggio voglia, capire il malato, l’immigrato, il clochard, o chi fa una scelta anche solo leggermente diversa dalla nostra. 

Ad ogni racconto di “Ogni Fottuto Natale” vorresti dare una virata diversa: e allora perché non provare a farlo nel nostro quotidiano? Evitiamo di girarci dall’altro lato: facciamo in modo che, secondo quello che viene definito lo spirito del Natale, altruismo, dono ed essere riprendano il posto d’onore alle nostre tavole spodestando indifferenza, egoismo e apparenza che li hanno occupati, abusivamente, per decenni. 

“Brucia tutto di fuoco color indifferenza in questa immensa città piena zeppa di gente e senza nemmeno un essere umano, dove questo continuo stringersi di mani sputacchiando auguri mentre cappotti sfilano sotto innocue lucine intermittenti, è solo un altro modo di chiudersi dentro casa, di voltarsi dall’altra parte, di chiudere gli occhi e marcare confini”. 

A tutti quelli che affrontano, per scelta o necessità, un diverso Natale. 

Cliccando sui link sotto potete ripercorrere tutto il fil rouge che abbiamo dedicato alle diversità che attraversano il Natale e i suoi festeggiamenti:

https://www.acasadilucia.org/2024/12/15/i-presepi-nel-mondo/

https://www.acasadilucia.org/2024/12/18/natale-dallaltro-lato-del-mondo/

https://www.acasadilucia.org/2024/12/20/natale-a-casa-underwood/