18 Set IRLANDA DALLE BELLE SORPRESE
Avevamo promesso in regalo a Piero, nostro nipote, un viaggio premio con noi per il conseguimento della Licenza media. Scegliemmo, un poco dubbiosi, l’Irlanda ma la scelta si rivelò felice.
Dublino è una città viva, dai mille e mille bar, alcuni storici come The Bar Temple e The Quays Bar; dalle belle strade, come ‘O Connell Street con il suo bell’obelisco di acciaio puntato al cielo; dai magnifici e familiari monumenti, come la “verdummara” Molly Malone, ancora oggi confusa tra la folla dei suoi ammiratori seduti accanto al suo monumento. Anche io, affascinato, ho acquistato e portato a casa una sua riproduzione che fa bella mostra sul tavolo dell’ingresso!
Interessanti, se non affascinanti, gli affollati mercatini con presenze straniere inaspettate; nuovo per noi, il convegno-festa di numerosi gay nel giardino alle spalle della Chiesa di Cristo con abiti adatti all’occasione e sguaiataggini incontrollate da lasciarci sorpresi e perplessi.
Tutta l’Irlanda, in verità, ci ha lasciato una varia e bella sua immagine.
Aspra ma sempre affascinante la natura: dalle torbiere nella campagna irlandese alle scogliere Cliffs of Moher delle Isole Aran, a picco sul mare anche per una altezza superiore ai 200 metri.
Naturalmente alle isole Aran arrivammo con un traghetto e fummo confortati (?) durante il viaggio da canti e ridanciane esuberanze da parte di una classe di alunni irlandesi in visita di istruzione che però sostituirono con un lungo e rumoroso bagno in mare. Non penso che abbiano fatto altro durante la “visita di istruzione”.
E l’Irlanda ci fece inaspettate altre sorprese facendoci ammirare i resti ancora imponenti dell’Abbazia di Mellifont, e, nei pressi, il sito preistorico di Newgrange con meravigliose tombe a tumulo, a noi italiani del tutto sconosciute e perciò ancora più interessanti ed affascinanti.
Le tombe a tumulo sono anteriori alle piramidi, hanno almeno 5000 anni, e impressionano sia per l’estensione occupata che per la precisione con cui sono state costruite affinchè ogni 21 dicembre un raggio di sole entri nella sala più interna per segnalare il giorno più corto dell’anno ed il rincorrersi delle stagioni.
Il nostro itinerario poi è andato nelle zone interne dell’Irlanda con cittadine graziose, delle quali godemmo l’ospitalità e la gentilezza. Parlo in particolare di Garrick on Shannon, cittadina accarezzata dal fiume Shannon, e perciò ancora più gradevole da visitare. Se noi fummo colpiti dalla cittadina- pulita, ordinata, dai negozi e bar attraenti, dalla bella cattedrale gotica- un fanciullo riuscì a farsi fotografare di straforo con me accanto ad un’allegra insegna di un breakfast food che ci aveva particolarmente colpiti.
E la nostra visita fu ricca di bellezze naturali, di abbazie, di castelli, tanti e ben tenuti. Per chiudere questo breve ritratto dell’Irlanda non posso non rivedere e rigodere il Buratty Castle nella cittadina di Limerik e quanto gravitava ai suoi piedi. Il castello, tenuto in ottime condizioni, offriva la visita interna molto gradevole come il panorama che si osservava dalle finestre più in alto. Ma io fui affascinato molto dalla ricostruzione del vecchio villaggio (il folk parck di Buratty Castl) che era ai suoi piedi, ricostruito con meticolosità e precisone: dalle case-capanne dal tetto di paglia e dalla fiamma del camino tenuta viva dal bruciare di pezzi di torba, dalla ricostruita scuola-asilo e dalla presenza di un custode vestito da poliziotto dell’epoca. Una vera chicca.
Insomma, l’Irlanda è una meta da aggiungere ai vostri prossimi viaggi.