71 d.C. I giudei sono stati annientati. Gerusalemme e il Tempio sono stati rasi al suolo. I romani ora sono gli incontrastati dominatori della regione, ma da qualche anno si è diffusa una leggenda che minaccia la loro supremazia. Un giudeo di nome Gesù Nazareno sarebbe risorto dopo essere stato crocifisso ai tempi di Ponzio Pilato. Si era spacciato per il Messia, il figlio di Dio fatto uomo, e grazie all’illusione di questa nuova fede, molti ebrei avevano ritrovato la forza di lottare contro l’oppressore. È per questo che a Roma si decide di inviare in Giudea un questore, Giulio Terenzio Varro, con il compito di dimostrare che nessuno, e tanto meno un Nazareno, è mai tornato dall’oltretomba. La realtà che lentamente si dipana di fronte a lui è molto più intricata di quanto avesse potuto immaginare. Varro si troverà a indagare su avvenimenti che risalgono a quasi quarant’anni prima, con la maggior parte dei testimoni morti e i pochi ancora in vita costretti a nascondersi e a mentire. Ma gli ordini di Roma sono chiari: il rapporto che ci si aspetta da lui dovrà demolire le affermazioni di questa setta di fanatici, non solo, se le prove e le testimonianze raccolte dovessero rivelarsi diverse dalle aspettative Varro dovrà inquinarle, utilizzando ogni forma di inganno e di menzogna. Ma qualcosa di straordinario accade, qualcosa che gli renderà molto difficile l’obbedienza alle direttive ricevute.