A Casa di Lucia | LA MARMELLATA DI AZUKI
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LA MARMELLATA DI AZUKI

“L’ an va preparato con sentimento” 

(da “Le ricette della signora Tokue”). 

La mia generazione, cresciuta a “crema di nocciole” e cartoni animati giapponesi, non può non ricordare i Dorayaki, famosissimi dolcetti, simili ai pancake, presenti in diversi cartoni animati, attualizzati “anime”. 

Da piccola ero convinta fossero farciti appunto con la famosa crema di nocciole italiana; scopro solo pochi anni fa che invece la farcitura si chiama Anko, la marmellata di azuki, i tipici, piccoli, dolci fagioli rossi di origine asiatica. Ormai li troviamo facilmente anche in Italia nei supermercati e negozi biologici.

L’associazione fatta dalla me piccola non era poi così fuori luogo, visto che questa marmellata in Giappone (anche in Cina) viene utilizzata e consumata proprio come in Italia la conosciutissima, commerciale, crema di nocciole. I dolci preparati con questa marmellata sono davvero tanti, oltre ai dorayaki, anche i daifuko e i taiyaki

Essendomi cimentata a mia volta in  questa preparazione, ecco gli ingredienti per la mia versione della anko”

  • azuki secchi: la prima volta iniziate con una quantità minore (250/300gr) 
  • zucchero di canna mascobado: la metà del peso degli azuki dopo la cottura. 

 

Preparazione:

Lasciare in ammollo i fagioli per circa 8/10 ore, sciacquarli molto bene e lasciarli cuocere (devono appena sobbollire) per circa 5/8 minuti, poi scolarli, risciacquarli e rimetterli sul fuoco con una quantità d’acqua pari a più del doppio del loro volume. Lasciar cuocere per oltre un’ora. Sono cotti quando sono completamente morbidi. Se, mentre cuociono, sale schiuma, cercate di toglierne quanta più possibile. 

Pesate il composto ottenuto: se resta molta acqua, toglietene un po’ ed aggiungete zucchero per metà del peso dei fagioli cotti. Io ho utilizzato lo zucchero di canna mascobado, più sano ed aromatico di quello industriale bianco. 

Rimettete il tutto in una pentola, cuocete fino a far raggiungere la consistenza densa, circa mezz’ora, rimescolando di tanto in tanto. 

Frullate per avere un composto omogeneo, vellutato e aggiungete, se preferite per avere consistenze diverse, un paio di cucchiai di fagioli che avrete conservato prima. 

Avrete così una marmellata proteica, sana e inusuale in Italia.  Se la preparate più volte, man mano, provate a diminuire un po’ la quantità di zucchero. 

Per ricordare i dorayaki, la accompagno a pancake preparati con la sola farina di ceci

Consiglio di cuocere più fagioli e tenerne una porzione o più da parte (prima di aggiungere lo zucchero ed iniziare la preparazione della marmellata) in modo da gustarli assoluti o accompagnandoli con del riso basmati. 

Buon appetito! 

“Lo straordinario an di Yoshii Tokue avrebbe potuto rendere felice qualcuno…”

Forse anche il tuo…..non ti resta che provare per sapere!



× Ciao!