A Casa di Lucia | TUTTI PAZZI PER IL TE’
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TUTTI PAZZI PER IL TE’

“L’arte di bere il tè è un poema ritmato da movimenti armoniosi.” (Nitobe Inazō)

Rilassarsi a casa, sul divano, con un bel libro tra le mani ed una tazza di tè: è il momento che noi lettori e lettrici adoriamo di più!

A scoprire questo infuso, secondo la leggenda, fu l’imperatore cinese Shen Nung che, nel 2700 a.C., notò come le foglie di questa bevanda, a contatto con l’acqua calda, sprigionassero un gradevole profumo.

In Oriente questo infuso è un vero e proprio “must” a tal punto che un antico proverbio cinese dice: 

“Il primo infuso è per il gusto. Il secondo è per il piacere. Il terzo per l’occhio ed il quarto è per il rilassamento”.

Furono poi i monaci buddhisti ad introdurlo in Giappone nel 1200 d.C., creando pure un rituale di preparazione che divenne presto un culto oggi a noi conosciuto come “cerimonia del tè”.

Il tè sbarcò in Europa nel 1600 e, un secolo più tardi, la Gran Bretagna ne divenne il principale consumatore in tutto l’Occidente.

Quindi che la Regina Elisabetta bevesse tazze su tazze di tè, che l’imperatore del Giappone sia un gran consumatore di tè ‘verde e che Sonia Gandhi inizi la giornata con una tazza di Darjeeling, beh, mi sembra normale!

Ma anche grandi scrittori e personaggi famosi adorano questo gustoso liquido ambrato: che sia nero, verde, rosso o bianco.

Ho raccolto per tutti voi, nostri affezionati lettori, i loro pensieri:

Agatha Christie da buona inglese scriveva:

“Tè! Benedici il normale tè pomeridiano di tutti i giorni!” 

George Orwell apprezzava particolarmente il tè; scriveva infatti: 

“Il tè è uno dei principali segni di civilizzazione del nostro Paese”. 

Henry James, mentre sorseggiava il suo tè tra una bozza e l’altra di “Ritratto di signora” scriveva: 

“In determinate circostanze ci sono poche ore nella vita più piacevoli dell’ora dedicata alla cerimonia nota come tè pomeridiano”.

Samuel Johnson affermò:

“Sono un bevitore incallito e spudorato di tè che per venti anni ha diluito i suoi pasti solo con l’infuso dell’affascinante pianta: che con il tè si divertiva la sera, con il tè consolava la mezzanotte e con il tè accoglieva il mattino”.

C.S. Lewis, l’autore di “Le cronache di Narnia” disse:

“Non puoi avere una tazza di tè abbastanza grande o un libro abbastanza lungo per me”.

Thich Nhat Hanh, monaco buddista, poeta e attivista per la pace, disse:

“Bevi il tè lentamente e con riverenza, come se fosse l’asse su cui la terra ruota: lentamente, in modo uniforme, senza correre verso il futuro”.

George Orwell affermò:

“Il tè è uno dei principali segni di civilizzazione del nostro Paese”.

Poi, come non nominare colui che ha scritto la scena di tè più famosa del mondo? Ovviamente è Lewis Carroll, autore di “Alice nel paese delle meraviglie” e creatore di personaggi meravigliosi quali il Cappellaio Matto.

Tra i personaggi Disney, Alice non è la sola a ricordarci questa bevanda ma anche Mary Poppins, Peter Pan e Mulan.

Ed infine vi ricordo un personaggio cinematografico molto noto: Anastasia Steel in “Cinquanta Sfumature” che adora il famoso English Breakfast.

E voi amate il tè? Quale preferite?

 



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