Un libro di vite di anime perse…perse dentro e attorno alle luci sfavillanti e superficiali di LAS VEGAS… storie intrecciate da fili sottili, ove emerge il vissuto di ultima desolazione e la fatica di sopravvivere nelle proprie condizioni di vita. Forse 475 pagine sono troppe… ma credo che valga la pena di immergersi piano piano e dedicare tempo per ascoltare le voci di questi personaggi immersi nelle loro strade dal futuro incerto.
Fino a che punto le nostre scelte sono reversibili? Qual è la linea di non ritorno nelle nostre vite? Lorraine e Lincoln Ewing galleggiano in un vita matrimoniale semidistrutta dalla sparizione improvvisa del loro unico figlio, Newell. Kenny è cresciuto nello squallore dei sobborghi e non riesce a credere di meritarsi qualcosa di meglio. Bing vive online più che nel mondo reale. Cheri vuole diventare la migliore spogliarellista del Nevada e Ponyboy, il suo fidanzato, sogna per lei un futuro radioso nel mondo del porno. Adolescenti spaesati e fragili adulti, bulli senza legge e professionisti all’apparenza ineccepibili: in una Las Vegas senza un filo di trucco e senza lustrini, i protagonisti di “Quando era più facile amare” affrontano contraddizioni e dilemmi così umani da essere universali, cosi feroci da mettere i brividi. Bock ci accompagna in questo mondo popolato di anime perse, con ironia e un po’ d’amore, dando voce a chi non ce l’ha, e speranza a tutti quelli che non sono capaci di arrendersi. Debutto fra i più celebrati degli ultimi anni negli Stati Uniti, “Quando era più facile amare” ha imposto Charles Bock come una delle voci più interessanti e intense della sua generazione.