Il libro di Fausto Bertinotti e Alfonso Gianni non pretende di dare risposte facili a questioni complesse e non riducibili a slogan ad effetto, vuole invece fornire a quanti sentono il bisogno di idee e valori radicalmente alternativi a quelli dominanti una mappa di spunti e riferimenti da percorrere, come gli zapatisti insegnano, “facendosi delle domande”. Ce n’è abbastanza da farne una lettura importante.
Partendo dalla caduta del muro di Berlino, Bertinotti ripercorre la storia dei regimi comunisti, analizzando i motivi che hanno portato alla loro fine. Riflettendo sugli errori delle realizzazioni storiche di quelle società, fra cui il principale è stato l’assenza della democrazia, il leader della principale forza comunista in Italia rilegge in una nuova luce le idee intramontabili del comunismo: l’uguaglianza, il bene comune, il superamento del capitalismo, la liberazione del lavoro.