Quando una narrazione riesce ad andare oltre la narrazione stessa e creare anse da riempire con riflessioni e approfondimenti è una narrazione riuscita.
Appena girata la copertina inizia un viaggio che ci spinge sempre più a fondo, così a fondo da sentire l’olezzo della crudeltà umana capace di potare la vitalità dell’esistenza.
Una caccia a uno spietato assassino seriale, la scomparsa del prof. Verratti, insigne psichiatra che tra i propri pazienti annovera alcuni potenti politici: per Cosimo Lombardo, incaricato delle indagini, è l’occasione di un viaggio nella realtà degli ospedali psichiatrici giudiziari, un mondo crudele nel quale agli internati viene negata ogni appartenenza al genere umano. Dovrà così prendere atto di quanto la logica del profitto e l’arrivismo professionale abbiano profondamente inquinato la ricerca medica.