Non un libro per tutti, ci sono immagini forti e inquietanti ed è come dare uno sguardo al lato oscuro della psiche; o ne sentite bisogno oppure affrontate i vostri (e quelli di Lovecraft) demoni, accentando la possibilità di provare sensazioni strane dai contorni malsani.
Racconti brevi ma decisamente ‘coinvolgenti’ che fan si che una volta avviata la lettura – sperando che fuori non si scateni un’improvvisa tempesta e venga a mancar la luce! – non riuscirai a smettere fino alla parola ‘fine’. Buona ‘orrida’ lettura!
In questo volume sono raccolti e presentati quei racconti che citano o parlano in qualche modo del “Libro Maledetto”, quel Necronomicon che, sicuramente opera di fantasia di Lovecraft, come lui stesso ebbe ad affermare, a tutt’oggi conta una numerosa schiera di appassionati che sono convinti esista davvero. È in ogni caso fuor di dubbio che queste storie inquietanti costituiscono un momento fondamentale nell’insieme del corpus narrativo del Solitario di Providence, e in particolar modo per quanto attiene al suo famosissimo Ciclo dei Miti di Cthulhu, che viene unanimemente riconosciuto come la parte più pregnante e significativa della sua produzione.