II delta del Mississippi, a pochi chilometri da New Orleans, è un posto inquietante. La palude tiene celati agli uomini i suoi segreti e i suoi orrori. Tra questi, l’assassino che – senza un legame apparente – ha ucciso sei uomini in età avanzata, lasciando su di loro segni di morsi spaventosi e una minacciosa scritta tracciata con il sangue: “II mio lavoro non è mai finito”. L’FBI e il Dipartimento di Polizia di New Orleans decidono di contattare Catherine “Cat” Ferry, celebre dottoressa specializzata in odontoiatria, che già in passato aveva collaborato ad alcune indagini. Ma Catherine non è un personaggio facile: è una donna che ha avuto un’infanzia tormentata, segnata dagli abusi sessuali, con una madre assente e un padre violento e morboso, ucciso in circostanze mai chiarite quando lei era bambina, e tuttora Cat paga le conseguenze del suo passato. Ha smesso di tentare il suicidio e di drogarsi, ma non ha smesso di bere, ed è in cura da uno psichiatra, che la sta aiutando ad affrontare le ombre che albergano dentro di lei, proprio nei giorni in cui viene chiamata per contribuire alla ricerca dell’assassino della palude. Inizia così per Catherine una doppia indagine: quella ufficiale e quella, molto più personale e dolorosa, nel suo passato, nella sua infanzia violata. Sarà un viaggio faticoso e crudele nella memoria, un passo alla volta, fino al giorno della morte del padre, fino alla più difficile delle domande: fu un brutale omicidio o un atto di giustizia?