Tremendamente attuale. Interessantissimo. Da leggere per non ripetere gli errori del passato. Da leggere con un po’ di attenzione, con tanta pazienza e senza pregiudizi.
Attraverso le parole di Nora, un’insegnante cinquantenne, figlia di un vecchio capo dello squadrismo fascista, e i ricordi di Irene, interprete di ambasciata e nipote di un avvocato socialista, l’autore rievoca una delle fasi cruciali della storia italiana: il biennio rosso del 1919-1920, il sorgere dello squadrismo, il trionfo del fascismo con la marcia su Roma, i primi passi del regime e il delitto Matteotti. Ambientato in Lomellina, la zona centrale di quella prima guerra civile, il libro ricostruisce il percorso dalla finta rivoluzione parolaia delle sinistre a una vera controrivoluzione di sangue, messa in atto con brutalità dalle camicie nere.