Bello, elaborato, raffinatissimo, profondo e ambiguo. Uno stile che fonde cultura occidentale e cultura islamica, la storia di due personaggi di culture e tradizioni diverse, troppo simili e in simbiosi per essere due realtà radicalmente diverse.
Consigliatissimo per riflettere sui rapporti tra cultura occidentale e cultura islamica.
Il ventenne gentiluomo veneziano, appassionato di astronomia e matematica, e l’astrologo turco si assomigliano come fossero fratelli gemelli. Si guardano con sospetto ma per anni vivono a stretto contatto impegnati nelle piú svariate ricerche scientifiche: studiano i fuochi d’artificio, progettano orologi e discutono d’astronomia, biologia e ingegneria. Insieme riescono a debellare un’epidemia di peste. Trascorrono molto tempo raccontandosi la propria vita. Il sultano Maometto IV (1648-87) affida loro la costruzione di una potente macchina da guerra, ma durante la disastrosa guerra in Polonia il marchingegno non funziona. L’unione si spezza e solo uno dei due «gemelli» tornerà in Turchia… Ma quale? Un romanzo che è metafora del legame tra Oriente e Occidente.