Nelle ore che precedono la morte, Artemio Cruz ripercorre con la memoria i suoi settantun anni di vita: due rivoluzioni combattute sotto diverse bandiere, un amore perduto, l’odio sordo di una moglie che lo disprezza, la fine precoce dell’unico figlio maschio, gli intrghi degli avversari politici. Artemio è sopravvissuto a tutto questo con ferocia, senza concessioni alla morale, al senso di colpa, agli affetti: ha amato, ha odiato, è sceso a compromessi, fino a diventare uno degli uomini più potenti del Messico. Adesso lascia la mente libera di popolarsi dei dubbi e delle ossessioni che ha sempre rifiutato.