Un avvincente romanzo sullo sfondo della caotica Pechino contemporanea…
Mei è una giovane cinese indipendente e coraggiosa. Vive a Pechino, ha un’agenzia di investigazioni tutta sua, possiede un’auto – cosa non da poco per una donna anche nella Cina d’oggi – e ha perdipiù un segretario maschio. Un giorno Zio Chen, un amico della madre di vecchia data, si presenta da lei con un’insolita richiesta: la prega di ritrovare l’occhio di giada, un antico sigillo d’inestimabile valore “scomparso” durante i saccheggi della Guardia Rossa nel periodo della Rivoluzione culturale ma che lui ha buoni motivi di ritenere ancora in città. Affascinata dalla romantica leggenda che ammanta il gioiello, l’investigatrice si mette all’opera, sfidando corruzione e omertà e contattando personaggi disparati. E, mentre indaga, si trova non solo a percorrere la storia più oscura del suo Paese, ma anche a scoperchiare lo scrigno dei segreti della sua vita privata e famigliare: come morì il padre? Quale terribile colpa sembra nascondere la madre, ora gravemente malata? Perché il suo primo e unico amore la lasciò e ora ricompare all’improvviso? Un romanzo giocato sullo sfondo della caotica Pechino contemporanea dall’incanto della Città Proibita alle squallide bettole nei quartieri malfamati – tra sfrenata voglia di cambiamento e tenaci legami con il passato.