Ognuno ha la sua immagine di Cesare. C’è chi lo vede come un conquistatore o il fondatore di un nuovo ordine, un condottiero temerario o un elegante scrittore, un capo di stato clemente e generoso oppure il freddo e subdolo artefice di un piano sottile e tortuoso per abbattere la Repubblica. “Cesare – risponde Antonio Spinosa – è un prisma: ogni faccia presenta una realtà diversa dalle altre”. Tra tutti questi aspetti si nasconde il mistero di un uomo che giunge tardi alla fama dioi aver trascorso anni in mezzo ai loschi traffici della politica, e che allafine, ottenuto il potere dopo aver alternato esaltanti vittorie a cocenti sconfitte, proprio sul momento di instaurare una nuova monarchia universale, si lascia dominare da un inspiegabile senso di fatalismo che lo fa cadere in mano ai suoi avversari. Ma in mezzo a tutti questi interrogativi quella che emerge viva e vitale in questo libro è la figura complessa di un uomo capace di affascinare amici e nemici e in grado di lasciare un’impronta duratura nella storia, dando vita ad una costruzione politica che ha travalicato i secoli.