Un libro molto intenso, passato e presente mischiati in modo che la storia abbia un solo filo conduttore. Bello!
A Smuttynose, un’isola al largo del New England, una fotografa indaga sul massacro di donne avvenuto nel 1873. Inviata dalla rivista per cui lavora per un servizio sugli omicidi, Jean arriva a Smuttynose con il marito Thomas, un famoso poeta, e Billie, la loro bambina. Per trasformare il viaggio in una vacanza, Thomas ha chiesto al fratello Rich di accompagnarli con la sua barca a vela e Rich ha portato con sé la sua affascinante compagna. In biblioteca Jean ritrova le memorie dell’unica sopravvissuta al massacro e si tuffa nel suo toccante racconto, mentre intorno a lei la convivenza sulla barca scatena tensioni e dinamiche impreviste. Il mare diventa metafora della vita, accomunando le due vicende fino ad un finale imprevisto.