La guerra gallica raccontata dall’altra parte, anche della Loira.
Non male, piacevole e interessante a leggersi. Un’ antistoria gallica senza pretese, facile facile.
La guerra gallica vista con gli occhi dei Galli. I romani sono sullo sfondo, lontani, minacciosi, indistinti. Solo Kaisar si riconosce anche da lontano, dalla stempiatura e dal capo sempre scoperto. Kaisar è il male, un male capace di eclissarsi all’improvviso, per riapparire a centinaia di chilometri di distanza, un male che sembra avere la capacità di materializzarsi dappertutto. Kaisar è Cesare. Contro di lui, popoli dai nomi oscuri e minacciosi, tribù nient’affatto barbare, sebbene divise, litigiose e nemiche. Una storia di guerre, eccidi, violenze, alleanze e tradimenti, che culmina nella battaglia di Alesia, raccontata da Hocham, giovane auriga della tribù dei Wellaf, agli ordini di quel Werkinketrix, che noi conosciamo come Vercingetorige.