Le guerre hanno cambiato nome: sono umanitarie, preventive ed esportano la democrazia. Sono propagandate dai media occidentali con slogan quali enduring freedom, peacekeeping, giustizia infinita, lotta totale al terrorismo. Le guerre si sono moltiplicate. A decidere della visibilità o della censura è l’imponente apparato del potere mediatico. Le uniche vittime che hanno diritto di cronaca sono quelle degli eserciti invasori. Attraverso i continenti, dall’Africa all’Europa, dall’Asia all’America Latina, gli autori descrivono le guerre che li insanguinano e ne spiegano i motivi, quelli noti, quelli taciuti e quelli inventati, senza mai perdere di vista le vere cause delle guerre e del terrorismo: la povertà, le disuguaglianze, le ingiustizie.