L’estate volge pigramente al termine quando gli occhi del predatore cominciano a insinuarsi nelle case della città. Un semplice voyeur, a quanto pare, ma tanto basta per scuotere la tranquillità di Long Island e scatenare la fantasia dei ragazzini, la cui unica, monotona prospettiva è il ritorno a scuola. Tra loro c’è un undicenne che ha la passione per Sherlock Holmes e vive con una famiglia non esattamente perfetta: un padre assente perché occupato da tre lavori; una madre alcolizzata che dipinge bellissimi quadri mai esposti; un fratello maggiore, Jim, che un po’ lo tiranneggia e un po’ lo protegge; una sorellina, Mary, che forse è particolarmente geniale o forse particolarmente ritardata, ma sta di fatto che vive in un mondo tutto suo abitato da molteplici amici immaginari. I tre si improvvisano investigatori per catturare il maniaco, ma un’ombra scura si estende sul loro gioco quando eventi ancora più sinistri cominciano a susseguirsi: la scomparsa di un compagno di scuola, l’arrivo di una misteriosa auto bianca che vaga per le strade dopo il tramonto, morti inaspettate e violente. Nel frattempo, qualcuno sembra capace di prevedere gli eventi: qualcuno che, di nascosto, muove le figurine degli abitanti sul plastico della città costruito da Jim nello scantinato di casa. Si tratta di Mary, ed è grazie a questa sua dote inspiegabile che i fratelli scoprono l’identità del killer. Ma, a quel punto, anche loro saranno finiti nella sua rete. Provare a uscirne non sarà più un gioco. E sarà la fine della loro infanzia.