Klein e Wagner è un lungo, difficile viaggio nell’inconscio, attraverso il quale Hesse lascia esplodere la conflittualità latente in ogni uomo tra la sua “facciata” quotidiana, ordinaria, borghese, minimale, e il nucleo fondamentale, troppo spesso represso, di istinti e bisogni più profondi e autentici. Quella che Klein effettua nel corso del racconto, fuggendo dalla propria vita passata, dalla famiglia, dalla patria, è una complessa, faticosissima riappropriazione della sua reale, originaria personalità, ormai seppellita sotto la coltre soffocante dell’ipocrisia e del perbenismo imposti dalle norme sociali. Un percorso inevitabile, un risalimento indispensabile, senza il quale l’uomo sarebbe destinato fatalmente alla distruzione e alla perdita definitiva del sè.