L’ULTIMO GIORNO DI UN CONDANNATO
“Condannato a morte!” è la sentenza.
Prima un corpo imprigionato poi anche una mente, un pensiero che diventa ossessivamente schiavo dell’idea di non esserci più.
Hugo dipinge con le sue parole un quadro atroce.
Quali sono i pensieri di un condannato a morte? Cosa vede? Cosa sente prima che tutto faccia buio?
Il condannato scrive le proprie memorie, per fermare l’attimo, per esorcizzare, per darsi ragione di quel che deve accadere e fino all’ultimo si attacca disperatamente alla speranza che sia solo un incubo.
Description
Sotto forma di diario, questa opera racconta le ultime, angosciose ore d’attesa di un condannato alla ghigliottina, accusato di omicidio, nel regno di Francia. Mentre la folla fuori, festosa ed eccitata, aspetta che sia compiuto il macabro spettacolo nella pubblica piazza, il protagonista ripercorre la sua vita, fino al delitto, attraverso una drammatica analisi psicologica che mescola le memorie e confonde le colpe, sino a condannare la follia degli uomini che acclamano la pena estrema.