Questo secondo libro del ciclo di Mondo e Sopramondo ha un po’ le stesse caratteristiche del primo: grande fantasia, lettura scorrevole e divertente, invenzioni “scientifiche” ben poco verosimili.
Ventitrè anni dopo lo sbarco su Sopramondo dei laceri fuggiaschi guidati da Toller Maraquine (come narrato in Sfida al cielo , Urania 1053), il ricordo del disperato esodo dal pianeta gemello infestato dal contagio degli insidiosi ptertha inizia finalmente ad affievolirsi. Il nuovo pianeta è stato colonizzato e la vita scorre pacifica, ma un giorno compaiono in cielo strane aeronavi. Giungono da Mondo, dove i superstiti sono ora immuni al veleno degli ptertha e obbediscono a un nuovo signore i cui occhi ambiziosi si sono posati su Sopramondo. È l’inizio di una guerra sanguinosa, combattuta fra astronavi di legno e sotto la minaccia dell’antico contagio di cui sono portatori gli aggressori di Mondo… un conflitto destinato ad attirare l’attenzione di una razza aliena dai poteri incredibili.