Saggio davvero interessante scritto da un economista di alto profilo. L’opera è in pratica una raccolta dei suoi articoli pubblicati sul New York Times e tratteggia uno scorcio inedito dell’America dell’era Bush, facendo emergere interrogativi davvero inquietanti sulla presunta e conclamata “democrazia americana”.
Nessuno meglio di Krugman sa fare il punto sulle disastrose scelte economiche, politiche e sociali della presidenza Bush. Questo libro è “una cronaca degli anni in cui tutto ha cominciato a girare storto”. L’ottimismo inebriante della fine degli anni Novanta ha lasciato il passo ad un nuovo periodo buio. L’età dell’oro delle grandi multinazionali è stata soffocata dagli scandali societari. Il paese è in guerra con motivazioni poco chiare e risultati molto incerti. Dai retroscena dello scandalo Enron alla dissennata politica fiscale, dallo sfruttamento dell’il settembre al controllo strisciante sull’informazione, Krugman racconta la scomoda verità sull’amministrazione Bush e sulle sue responsabilità nella crisi americana e mondiale.