“Il bene di Liz”, opera del 1987, racconta il mondo delle università americane mitizzato dal cinema. Il college non è solo studio e sano divertimento, può anche essere violenza e sopraffazione.
Ci si accorge che la violenza non è solo nel reato commesso, ma anche nei valori che hanno trasmesso gli educatori, troppo tesi alla ricerca del successo.
La chiamano date-rape, letteralmente appuntamento-stupro. Capita nelle università americane. Una studentessa esce con uno studente, di solito più grande e più esperto. Si va al cinema e si sta tra amici, si balla, si ride, si beve parecchio. E se la ragazza dice no, viene comunque violentata. Capita anche a Liz Mason, graziosa e intelligente matricola. Il violentatore è un bel ragazzo “bene”, Jimmy Andrews. Ma Liz sarà una delle poche vittime disposte a denunciare quello che è accaduto, a mettere tutto in discussione per cercare di ottenere giustizia.