Brillante e di piacevolissima lettura. Se vi va di fare un giro per la New York di inizio ‘900, saltate a bordo di una lucente Ford Modello T e seguite Doctorow.
Fantasmagorico, geniale e potente affresco che cattura lo spirito dell’America ai primi del Novecento, Ragtime è il libro con cui Doctorow ha cambiato il concetto stesso di romanzo. Tutto comincia nel 1906 in casa di una ricca famiglia nello stato di New York. Ma subito la linea che separa realtà e immaginazione magicamente sparisce. Henry Ford, Emma Goldman, J.P. Morgan, Evelyn Nesbit, Sigmund Freud, Harry Houdini entrano ed escono dal racconto, incrociandosi con i membri di quella famiglia e con gli altri personaggi creati da Doctorow, in particolare un im-migrato dell’est europeo di origine ebraica e un elegante pianista nero. Intorno c’è la New York d’inizio secolo con i suoi mille volti, la ricchezza e la povertà, il razzismo, il progresso e i ghetti, una città che soffre ma che ha voglia di futuro. Pubblicato nel 1975, opera di uno scrittore che ha affrontato con coraggio le ambiguità della storia del suo Paese sempre affascinato dalla bellezza e dal genio dell’esperimento americano, Ragtime è il romanzo che ha posto Doctorow fra i grandi autori del Novecento. Come ha scritto Don DeLillo, “la prosa di Doctorow crea il proprio paesaggio e si trasforma in una forza di opposizione al potere della realtà sociale”.