“Amo la notte con passione. L’amo come si ama il proprio paese o la propria amante, d’un amore istintivo, profondo, invincibile. L’amo con tutti i miei sensi, con i miei occhi che la vedono, il naso che la respira, le orecchie che ne ascoltano il silenzio, con tutto il mio corpo che le tenebre accarezzano.”
Un uomo vaga nell’oscurità di una Parigi deserta; due amici si aggirano “a passo lento” sugli Champs-Elysées; un vecchio contabile si concede un’ultima passeggiata fino al Bois de Boulogne, un rispettabile notaio arriva nella Montmartre degli artisti carico d’ingenue aspettative; “una provincialotta” si avventura nella capitale per inseguirne il “lusso magnifico e corrotto”. Sul palcoscenico della Parigi notturna di fine Ottocento, i personaggi di queste novelle si aggirano come ombre cinesi, tragiche o ridicole, sotto la luce dei primi lampioni a gas o nel buio dei propri incubi.