LA CITTA’ SOTTO LA CITTA’
Immense, ubique, misteriose le caverne napoletane non le hanno scavate i fiumi, le piogge o il mare, ma gli uomini. Un lavoro durato venticinque secoli ha inciso una roccia particolarmente facile da tagliare e insieme resistente: il tufo napoletano, adatto a costruire palazzi altissimi, a perforarvi gallerie e a scavare in profondità un acquedotto che ha portato l’acqua corrente sotto le case dell’epoca greca fino alla fine del secolo scorso.