Dario Rosi è un regista di una compagnia amatoriale in una piccola città del sud. Il protagonista di questa storia ha un cervello fine, animo d’artista, e grandi capacità di analisi introspettiva rispetto a quel mondo teatrale troppo impegnato a mettersi in bella mostra senza progetti innovativi, e privi di sensibilità umana ed artistica. La piccolezza della città, ed i costumi ripetitivi, rendono ancora più pregno di provincialità il contesto in cui agisce. Inizia una reazione che segna l’inizio di una presa di coscienza che lo porta ad una disarmante verità.