«Meglio dirlo subito: è lo scrittore più amato dagli italiani.»
la Gazzetta dello Sport
Lontano e misterioso come una leggenda, posto alla confluenza di due oceani, nel 1667 il capo di Buona Speranza è un punto vitale sulle rotte tra l’Europa e l’Asia nonché il principale teatro della guerra navale tra la Repubblica d’Olanda e l’Impero britannico per il dominio dei mari. E pattugliare il Capo per impedire il passaggio ai galeoni della Compagnia olandese delle Indie Orientali è il compito di Sir Francis Courteney, marinaio abilissimo, corsaro impavido e soprattutto cavaliere Nautonnier, dunque erede della grande tradizione dei Templari. Un’eredità che Sir Francis intende trasmettere al fìglio Hal, educandolo sia alla lealtà sia alle più raffìnate (e letali) tecniche di combattimento.
Entrambi, però, nella lotta spietata imposta dalla guerra, devono scontrarsi con uomini (e donne) corrotti, assetati di potere, disposti a compiere le violenze più efferate per impadronirsi non soltanto del preziosissimo carico ammassato nelle stive dei galeoni, ma anche del simbolo stesso della cristianità, il Santo Graal.
Così, sullo sfondo di una natura selvaggia, intatta nel suo splendore denso di presagi, mentre i conflitti religiosi investono il Corno d’Africa, i ruggiti degli animali si mescolano a quelli degli uomini, tra imboscate, duelli, torture e tradimenti di ogni specie.
Eppure se i profumi della terra africana e le maree del cuore giungeranno a fondersi in un unico richiamo, se la luce della fede illuminerà il percorso della nave di cui Hal è diventato comandante e dell’esercito che ha a capo la bella e coraggiosa Judith Nazet, allora quegli uomini e quelle donne, così simili a spietati uccelli da preda, saranno costretti a rinfoderare gli artigli e a chiudere le loro ali, sconfitti per sempre. Forse…