Presentati in una nuova fedelissima traduzione, i quattro dialoghi raccolti nel volume continuano a splendere nell’opera di Platone. «La lingua dei Dialoghi è di una naturalezza disarmante» scrive infatti Ezio Savino, studioso di letteratura greca antica e traduttore dei quattro testi. «Le più vertiginose questioni filosofiche fluiscono nella cadenza del domandare e del rispondere. Lo scrittore riproduce gli intercalari, le battute, le pause di sorpresa, le accelerazioni dell’entusiasmo per un passo avanti nell’esplorazione, nella scoperta. Il dialogo, così, è un ritratto di anime. È anche un guscio narrativo meraviglioso. Il lettore riconosce in questi scritti un ritmo d’arte. Il discorso impegnativo, quando rischia di stremare la mente dell’ascoltatore, s’interrompe in scene di una quotidianità ora struggente, ora vivace: sempre indimenticabile.»