Una raccolta di quattro racconti sull’unicità vitale e contraddittoria di Napoli e la presenza di donne dalle mille sfumature, passionali ma anche molto ironiche e autoironiche.
Dopo l’esordio di “Mosca più balena”, che ha vinto il Premio Campiello Opera Prima, nel suo secondo libro Valeria Parrella racconta una Napoli lontana dal folklore e dalla retorica, fra corrieri della droga ed eleganti gallerie d’arte, tipografie clandestine e giovani laureate che vogliono strapparsi alla dimensione soffocante della periferia; storie di uomini e (soprattutto) di donne impegnati a inseguire i propri desideri affrontando il mondo con ironia e coraggio. Nel 2005 il libro è entrato nella cinquina dei finalisti al Premio Strega.