Il Grande Gigante Gentile è proprio unico nel suo genere, vegetariano, corretto, soffia i sogni sui bambini umani mentre i suoi pari , della valle dei giganti, sono carnivori, ottusi, pericolosi.
C’è molta fantasia e allegoria in questa storia, anche morte e cose macabre, ma soprattutto c’è la consapevolezza che le cose possono cambiare, che si può modificare il corso degli eventi, ma insieme, con la partecipazione e la volontà di tanti.
La cosa che più mi è piaciuta è la ‘parlata’ del GGG, a metà tra il grammelot e il petaloso, con dialoghi pieni di giochi di parole, di calembour, di assonanze e con questi si giudicano gli umani, forse la forma di vita peggiore.
Sofia non sta sognando quando vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero. È l’Ora delle Ombre e una mano enorme la strappa dal letto e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG, è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s’ingozzano di popolli, cioè di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta nientemeno che la Regina d’Inghilterra.