Un’opera lieve e scanzonata come un gioco infantile.
Il signor Sommer cammina. Con passo baldanzoso e deciso percorre le strade, i viali e le piazze di Unternsee, in compagnia solo dell’immancabile zaino e del fedele bastone che ritma i suoi passi sicuri. La gente lo osserva, incuriosita e sorpresa, e si chiede il perché di queste passeggiate che iniziano all’alba e si protraggono sino a notte fonda, indifferenti alle bufere e alla canicola: ma il signor Sommer sfugge a chiunque lo voglia fermare e, tenendo lo sguardo fisso alla strada, prosegue ostinato nella sua marcia… Per gli adulti, il signor Sommer diventa presto un matto inoffensivo da guardare con un misto di pena e di compassione, ma i bambini non possono non rimanere ammaliati da questo personaggio. E sarà proprio uno di questi bambini – il più fantasioso, irrequieto e sognatore – ad avere infine la possibilità di fermare il signor Sommer… ma con quale diritto si può spezzare un incantesimo? Sospeso tra narrazione fantastica e toccante autobiografia, percorso da una sottile vena ironica e magnificamente “commentato” dai disegni di Sempé, “Storia del signor Sommer” è un’opera lieve e scanzonata come un gioco infantile, eppure perfetta nella rappresentazione affettuosa di quel cruciale passo che l’uomo compie abbandonando l’adolescenza per entrare nella maturità.