Con un impianto narrativo a metà tra una commedia di Pirandello e una pièce beckettiana, Viaggi nello scriptorium affronta il tema della responsabilità morale dello scrittore nei confronti dei personaggi d’invenzione.
Mr Blank è seduto su un letto, solo e in pigiama, in una stanza chiusa. Non sa perché si trova in quella stanza, potrebbe essere una prigione o un ospedale. Chi è Mr Blank? Nella stanza ci sono, su un tavolo, due pile di fogli stampati e una decina di fotografie. Nel corso della singola giornata in cui si svolge la vicenda, Mr Blank riceve le telefonate e le visite di alcune delle persone ritratte nelle fotografie. Ma le facce e i nomi non dicono nulla a Mr Blank. Loro invece sembrano conoscerlo bene, anzi si aspettano qualcosa da lui, una qualche forma di risarcimento, di espiazione.