Il rosso tese la destra, fece schioccare pollice e medio, ordinò: “Sgancia quello che hai in tasca.” Silenzio. Luca si domandò: “Ho capito bene?” “Quello che ho in tasca?” chiese stupefatto. “Sì. Ma non il fazzoletto. Dì, scemo” e la voce del rosso s’era fatta bassa e minacciosa. “Guarda che tempo da perdere non ne abbiamo. Tira fuori la grana. E poi corri a scuola. E non fare il furbo. Mai piaciuti, i furbi.”
Luca, terza media, è costretto a pagare un tributo a due bulli che lo aspettano tutte le mattine sulla strada verso la scuola. Non ha il coraggio per ribellarsi né per denunciarli, e si confida solo con la sua amica Deba. Ad aiutarlo non sarà suo padre, un uomo violento e distratto, né i compagni impotenti, né gli insegnanti disorientati. Ci riuscirà invece, con le parole e con i fatti, Davide, lo zio di Deba arrivato dall’Africa: un uomo misterioso, dallo sguardo saggio e dalla rara capacità di ascoltare. A Deba, Luca e a tutti i loro amici Davide lascerà una lezione e un esempio di dignità, coraggio e umanità.