07 Apr NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO
“Un paio a scuola mia, tra cui mi ci mettevo anch’io erano ancora alla ricerca di quel qualcosa che dà significato alla vita.”
E quanti di noi adulti sono ancora alla ricerca?
Un libro letto durante la mia adolescenza, duro, con contenuti molto forti, che è rimasto dentro di me. Sicuramente non un libro per tutti ma che ti apre il cuore oltre che la mente. A volte dobbiamo avere il coraggio di sapere anche ciò che non ci piace e non vorremmo esistesse, e prendere coscienza di realtà degradate e violente che vorremmo fossero solo un’invenzione.
Il libro è la trascrizione delle conversazioni che Christiane ebbe alla fine degli anni settanta con due giornalisti che si interessavano all’epoca di problematiche giovanili.
Traspare una voglia di essere compresi ed amati che vorrebbe andare aldilà degli errori che seppur gravi, si commettono nelle fasi ancora ingenue di una giovanissima vita. Il disagio di una ragazzina che fin da piccolissima, prima di entrare nel terribile e devastante tunnel della tossicodipendenza ha dovuto subire la pressione e le botte di un padre violento e la continua assenza della madre, fuori per lavoro tutta la santa giornata.
La storia d’amore con il suo amico Detlef, che per quanto autentica essa sia, spezza il cuore immaginarla in un contesto così degradante, dove lui per procurarsi la dose anche per la sua amata, si prostituisce.
La storia di Christiane è diventata un caso esemplare, una denuncia dell’indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda che ci invita a riflettere, da leggere assolutamente!
Chi di voi lo prenoterà nella nostra biblioteca?
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