Continuo di “Se solo fosse vero”.
Arthur è un architetto, Lauren una giovane internista di neurochirurgia. Una sera d’inverno, a San Francisco, si incontrano nell’appartamento di Arthur… solo che Lauren è un fantasma. In coma dopo un incidente stradale, il suo corpo giace in ospedale; il suo spirito, vitale e affascinante, si innamora di Arthur, l’unico che può vederla. Proprio quando il sentimento sbocciato tra i due si trasforma in un legame profondo, i medici decidono che è giunto il momento di staccare il respiratore. Il romanzo è ambientato qualche anno dopo: Lauren è uscita dal coma e prosegue il suo internato; Arthur è andato in Francia per dimenticarla, ma deve tornare a San Francisco per lavoro.