Torna il Commissario Wallander, questa volta è accompagnato da una co-protagonista: la figlia Linda in attesa di prendere servizio in polizia. Sette, fanatismo religioso, manipolazione, il caso non è dei più semplici per il commissario, preoccupato anche per la partecipazione della figlia.
Agosto 2001. Un uomo fa la consueta passeggiata serale con il cane intorno a un lago, nel sud della Svezia, quando scorge all’improvviso degli strani grumi di materia che bruciano sull’acqua. Con grande orrore scopre che si tratta di cigni a cui sono state intrise le ali di petrolio prima di dar loro fuoco. Due settimane dopo l’orrore si ripete. L’ispettore Kurt Wallander comincia ad indagare. Con lui c’è sua figlia Linda, che da lì a due settimane prenderà ufficialmente posto nella polizia. Inizia così un’inquietante serie di eventi che rischia di far terminare la carriera di Linda nella polizia prima ancora che sia iniziata.
«Non si possono evitare completamente le persone moleste» aveva detto suo nonno. «Sono come le anguille. Si cerca di tenerle a bada ma loro riescono sempre a sgusciare via. Inoltre le anguille si muovono solo quand’è buio. Ciò non significa che le persone moleste vadano in giro solo di notte, al contrario: spesso arrivano a orari antelucani con le loro proposte insulse. Il loro buio è di un altro genere. È la grande tenebra che albergano dentro di sé, l’ignoranza della loro indiscrezione. Io non mi sono mai intromesso negli affari di chicchessia.»