Il talento di Zafon è innegabile e in questo romanzo viene prepotentemente fuori ancora una volta.
Due giovani e un amore minacciato da una maledizione. La paura corre sul filo dell´invisibile e si nasconde tra le nebbie dell´oceano…
È l´estate del 1937 quando Simone Sauvelle, ritrovatasi d´un tratto vedova e sommersa di debiti, lascia Parigi per trasferirsi insieme ai figli Irene e Dorian sulle coste della Normandia. L´occasione è allettante: un incarico come governante a Cravenmoore, principesca dimora del facoltoso inventore di giocattoli Lazarus Jann. L´atmosfera di quello strano castello, però, è quanto mai macabra. E anche se il signor Lazarus è un uomo buono e gentile, le sue creature meccaniche animate fanno paura, perché sembrano avere vita propria. Così, quando la giovane cuoca Hannah viene trovata morta nel bosco, la paura diventa terrore. Suo cugino Ismael giura di vendicarla e racconta a Irene un´antica leggenda. Tra le onde davanti all´isola del faro sarebbe scomparsa una donna bellissima il cui spirito ancora si manifesta in quelle luci misteriose che appaiono e scompaiono tra la nebbie… I due decidono di indagare insieme sulla maledizione che aleggia tra le mura di quella casa, popolata da strane presenze. Dovranno lottare contro un nemico invisibile che incarna le più profonde inquietudini dell´animo umano. Come spesso accade nei romanzi di Zafón, meravigliosamente tenebrosi.
“…non valeva la pena perdere tempo cercando di cambiare il mondo; bastava evitare che il mondo cambiasse noi.”