Credi alle apparenze? Credi di essere al sicuro? Conosci veramente chi ti è vicino? La verità deve venire a galla…
Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c’è nessuno, e l’aria è pervasa dal profumo dei limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. Si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti e la accolgono nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell’inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julián, scampato al campo di concentramento di Mauthausen, che da giorni segue i loro movimenti. Ma ora, forse, può smascherarli, e Sandra è l’unica in grado di aiutarlo. Dopo un momento di incredulità, la donna comincia a guardare i due anziani con occhi diversi e a leggere dietro quella fragile apparenza. Adesso Sandra l’ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché è impossibile restituire la vita alle vittime, ma si può almeno fare in modo che tutto ciò che è successo non cada nell’oblio. E che il male non rimanga impunito.
Nota dell’autrice: “Il profumo delle foglie di limone è il mio romanzo in cui ho appreso di più. Vuole sapere che cosa? Ho imparato che i cattivi vincono sempre. Che ci sono persone che, per quanto si siano macchiate di colpe terribili, non pagheranno mai per i loro misfatti. In qualche modo il romanzo vuole riportare l’attenzione sull’impunità dei potenti.”
“Non ho mai sopportato le persone che sbattono la loro solitudine in faccia agli altri, e neanche quelle che la vivono come un affronto. La solitudine è anche libertà.”