Una storia diversa tutta da conoscere, un giro sulla giostra della vita!
Arianna Maj, maschiaccia per vocazione e body-builder per provocazione; Camacho, un grande ballerino e coreografo, irresistibile seduttore anche se ormai un po’ ammaccato dal tempo. Ecco i personaggi di questa storia costruita da Carmen Covito e che spazia da Madrid, a Brescia, a Reggio Emilia… Un desiderio che può apparire una scommessa o un gesto trasgressivo in cerca di una gioventù svanita, sorprese a ogni pagina, l’eterno ma sempre piacevole gioco delle parti, un balletto dei sensi e degli accoppiamenti che si scatena al ritmo di flamenco.
Nota dell’autrice: É una storia diversa, libera e svincolata da languori nostalgici, da memorie verderame, forse per questo mi è venuta in mente. Questa storia, più che un labirinto, è una giostra, di quelle veloci che con una cloche ti portano in alto in alto e poi in basso, e quanto più è rapido il movimento, tanto più è inebriante. Il fondo del romanzo sembra il frastuono allegro e un po’ inquietante di un luna-park, un frastuono che alle orecchie abituate alle atmosfere ovattate può risultare insopportabile, un luogo dove tra le più varie e imprevedibili attrazioni avvengono anche delitti: ma il male, i pericoli veri non vengono da lì, non dalla vertigine che ti prende quando sei sospeso nel vuoto, non dall’insensato attraversare la strada che fanno i porcospini, ma al contrario dalla rigidità dei conformismi, dalla fissità dei moralismi, dalla staticità seriosa di chi è concentrato su di sé a costruire il proprio isolamento dietro i velluti di un sipario chiuso.